Dall’Albania al lager di Fullen
Storia di un pittore internato
Il pittore Ferruccio Francesco Frisone (1909 – 1973) fu uno dei più di 10.000 soldati italiani che dal settembre del 1943 furono imprigionati nel complesso dei Lager dello Stalag VI C Bathorn, nel nord ovest della Germania. Catturato dopo l’8 settembre 1943 in Albania e dapprima mandato al Lager Semlin di Belgrado fu poi avviato nel gennaio del 1944 al Lager di Versen ed infine nel marzo dello stesso anno al Lager di Fullen, uno dei cosiddetti „campi della morte“ perchè lì venivano inviati i prigionieri „inutili“, incapaci di lavorare e destinati a morire. In quel periodo lui aveva tenuto un diario ed aveva fatto disegani che documentavano la vita nel Lager. La liberazione da parte di truppe canadesi avvenne il 7 aprile 1945 e lui poté tornare in patria alla fine di agosto di quell’anno. Ma il diario ed i disegni rimasero in un cassetto perchè in Italia trovò solo indifferenza.
Questa è la sua storia e la storia di centinaia di migliaia di Internati Militari Italiani che rifiutarono di collaborare con la Germania Nazista e la sua creazione fascista, la Repubblica Sociale di Mussolini. Ed è un omaggio per coloro che morirono a causa del loro rifiuto e che per troppo tempo furono dimenticati.
80 pagine, con 90 immagini, Eigenverlag DIZ Emslandlager, Papenburg 2010; EURO 14,95
ISBN 3-926277-19-X